Stampa Sera (July 14, 1943)
La battaglia nella Sicilia meridionale –
Il nemico impegnato su tutto il fronte in duri combattimenti
Aerei e sommergibili infliggono gravi perdite all’avversario – 5 cacciatorpediniere e 3 grossi piroscafi colati a picco – 6 incrociatori, dei quali 1 pesante, 2 caccia e un trasporto danneggiati

34 aerei anglo-americani abbattuti
Il Quartiere Generale delle Forze Armate comunica:
Il nemico, che alimenta continuamente la sua offensiva con nuovi contingenti, è riuscito a superare la fascia litoranea da Licata ad Augusta, spingendosi verso la zona montana sud-orientale della Sicilia e affacciandosi alla piana di Catania. Su tutto il fronte le truppe italiane e germaniche sono impegnate in duri combattimenti.
Nostri reparti aerosiluranti in azioni notturne lungo le coste della Sicilia orientale hanno affondato due piroscafi di grosso tonnellaggio e un cacciatorpediniere e danneggiato 6 incrociatori, di cui uno pesante, due cacciatorpediniere, un grande mercantile e altro naviglio minore.
In duelli aerei nel cielo dell’isola i cacciatori dell’Asse abbattevano undici apparecchi; dodici altri velivoli erano distrutti dalle artiglierie della Sicilia, 4 da quelle della Sardegna, 7 aerosiluranti da nostre unità in navigazione.
14 nostri aerei non hanno fatto ritorno dalle operazioni della giornata.
Nel Mediterraneo centrale un sommergibile, al commando del tenente di vascello Alberto Donato da La Spezia, colava a picco un piroscafo da 15 mila tonnellate. Un’altra unità subacquea, comandata dal tenente di vascello Pasquale Beltrame da Savona, lanciava una salva di siluri contro una formazione di cacciatorpediniere, dei quali due venivano colpiti. Un terzo sommergibile, al comando del tenente di vascello Renato Scandale da Castelfranco Emilia, silurava un cacciatorpediniere della classe JERVIS ed uno della classes FEARLESS. I quattro caccia predetti sono da ritenersi affondati.